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La Vita del prof. Giuseppe Ceramicola Fondatore e Direttore dell' "Osservatorio Meteorologico e Geofisico Regionale di Ancona" 1930

 

http://www2.ogs.trieste.it/gngts/gngts/convegniprecedenti/2004/content/PDF/05_09.PDF


Dal giornale "Voce Adriatica" del 23 gennaio 1956

"In questi giorni è ricorso il quinto anniversario della morte del Prof. Giuseppe Ceramicola e i familiari hanno deciso di dare alle stampe una pubblicazione sulla vita e le opere del loro caro scomparso. Quanti hanno avuto il piacere e l'onore di conoscere l'eminente studioso e di apprezzarne le non comuni doti di mente e di cuore non potranno che plaudire alla iniziativa, la quale, se da un lato è destinata a rendere omaggio alla memoria di una delle più belle figure di Ancona, dall'altra, attraverso la narrazione di quello che fu il suo assillo quotidiano, servirà a richiamare l'attenzione degli studiosi di fenomeni sismici su un fatto di non trascurabile importanza: la possibilità di segnalare con un certo anticipo il terremoto. Il Prof. Ceramicola, alla cui memoria è stato dedicato il Centro Climatologico, della Camera di Commercio di Ancona (che entrerà in funzione nei prossimi giorni), nell’aprile del 1942 ebbe a dichiarare formalmente alla stampa che, secondo i risultati degli studi ai quali egli si dedicava da tempo, era possibile avere, dei movimenti sismici, un preannuncio di ben venti ore. "Tutto ciò - egli dichiarava - mi è stato possibile ottenere con uno speciale apparecchio da me ideato e in corso di perfezionamento. Le dichiarazioni, fatte dall'eminente ed umile studioso, in una epoca particolarmente critica (1942) per Ancona, dove non passava giorno senza che non si avvertisse qualche scossa, suscitarono enorme interesse in tutta Italia e non pochi furono gli inviati che giunsero ad Ancona per avvicinare il sismologo e sentirsi ripetere dalla sua viva voce quanto era stato riferito ai cronici locali. L'anno dopo, quando il prof. Ceramicola, era in procinto di concretare il suo lavoro la città subì i primi bombardamenti aerei che non risparmiarono la zona dove si trovava l’Osservatorio. A malapena il sismologo riuscì a fuggire con la famiglia portando in salvo quegli apparecchi che aveva costruiti con tanto amore e passione. Sperava, naturalmente, di poter continuare i suoi esperimenti nel luogo di sfollamento, ma si illudeva. Gli eventi erano per il povero "Professore", dal biondo pizzetto e dall'espressione dolcissima, penosamente catastrofici. Niente più studi, niente più Osservatorio. Ancona, passata la guerra, continuava a registrare ogni tanto scosse telluriche senza che nessuno fosse in condizioni di farne conoscere il grado, se fossero sussultorie o ondulatorie, se ci fossero o meno segni premonitori di altri scuotimenti. Prostrato dalle amarezze di non poter disporre del suo Osservatorio - il cui ripristino era peraltro insistentemente invocato dai giornali - il prof. Giuseppe Ceramicola (nato a Pergola nel 1879) si spegneva ad Ancona il 1° Gennaio del 1951. Qualche mese prima della sua morte, l'eminente studioso, parlandoci con nostalgia degli esperimenti, tanto bruscamente troncati, ci diceva: "Sono certo che altri faranno già quello che ho fatto io; anzi, faranno più e meglio di quanto ho fatto io". Questo ci diceva il buon prof. Ceramicola, alla vigilia del trapassa. Questo ricordiamo oggi, certi di far onore alla sua memoria, nella imminenza della inaugurazione dell'Osservatorio Climatologico dedicato al suo nome." Odit

Note Biografiche

Tratto da " La Vita di Giuseppe Ceramicola " - Ancona 1956

"Ancona riconsacra il suo Osservatorio meteorologico, che è stato ricostruito e dotato nella maniera più efficiente e moderna, dopo la distruzione causatane dalla guerra; nel nome del Suo fondatore, il Prof. Dottor Giuseppe Ceramicola, che lo aveva istituito nel lontano 1923. E' rito gentile, il quale testimonia l'affetto che lega Ancona alla memoria venerata di Giuseppe Ceramicola; è cerimonia di profondo significato civile, che celebra nel nome del Prof. Ceramicola una tradizione altissima di sacrificio e di libertà, di dedizione ai puri ideali della scienza e del progresso, fatti umani per lenire la sofferenza degli umili ed elevarne la sorte. Sebbene Egli non fosse religioso nel senso teologico della parola, il sentimento di missione e di amore, che sempre Lo sorresse nella esistenza dolorosa ed intemerata, danno alla Sua figura un significato di profonda religiosità. Giuseppe Ceramicola nacque a Pergola, in provincia di Pesaro, il 4 agosto del 1879; in un periodo, cioè, la cui anima è rappresentata dalla fede nella scienza e nel progresso e dall'interesse appassionato per i problemi sociali e il rinnovamento democratico della, vita civile. Questo "spirito del tempo" è una epoca e una epopea, più che una dottrina. E' il tempo nuovo, nel quale la coscienza sociale scopre la legge delle libertà crescenti come connaturata alla evoluzione stessa dei Popoli. Di questo spirito, appunto, fu veramente figlio ed erede Giuseppe Ceramicola, e ad esso restò, fedele fino al termine della vita. Quindicenne, frequentò con fervore quasi religioso la Sezione fisico-matematica del R. Istituto Tecnico di Roma, e, nel l899, appena ventenne, ebbe modo di divenire assistente - in Ancona - presso il R. Istituto Tecnico del Museo di scienze na-turali diretto dal Prof. Paolucci, e presso il Gabinetto di chimica diretto dal Prof. Pompei. Passato, in seguito, all'Università di Bologna, dove si iscrisse alla Facoltà di Zooiatria, non restrinse i Suoi interessi alle materie professionali, ma fu assiduo uditore dei corsi di fisica del celebre Prof. Righi e di quelli di batteriologia (la nuovissima scienza fondata in Francia dal Pasteur) dei Proff. Brazzola e Gherardini, nel mentre che trovava anche il tempo di essere assistente presso A Gabinetto di chimica del R. Istituto Tecnico, diretto dal Prof. Casali. Questi larghi interessi scientifici, intesi, al di là del loro significato strettamente tecnico, come mezzi e metodo di rinnovamento della vita sociale e civile, furono particolarmente fecondi, poichè consentirono a Giuseppe Ceramicola, ancora studente, di scoprire - come forse pochi oggi ricordano - il microbo del cimurro, la più epidemica e grave malattia dei cani. Queste prime notizie della Sua vita ci danno la visione di una giovinezza ardente e pura, continuamente bruciata ed alimentata da una fiamma ideale. E' uno dei più begli esempi di come è stata realmente vissuta ed interpretata una epoca che la Storia ufficialmente definisce positivistica. Quest'epoca ha avuto una sua anima e una sua fede inconcusse, che hanno tolto l'uomo dalla torre d'avorio, per farlo partecipe dell'ampio, flutto della vita, verso un bene e un progresso, nonostante tutte le apparenze, ideali. E' un'epoca piena di speranza e di fede, che crede di poter eliminare l'ingiustizia, il male e il servaggio e le contraddizioni dolorose dell'esistenza, secondo un metodo di positiva conoscenza scientifica. Comunque la si voglia definire e giudicare, essa, è veramente all'inizio della nostra età contemporanea. Perciò, Giuseppe Ceramicola, oltre e più che uno scienziato, fu un riformatore sociale, un socialista umanitario con larghe impronte mazziniane, e un repubblicano. La rinnovata via della scienza era per Lui anche il metodo e il mezzo per l'instaurazione della giustizia e della libertà umana, secondo una legge di natura, in una piena democrazia. Laureatosi in Zooiatria, nel 1903, vinse per concorso la. condotta veterinaria del Comune di Pergola; e nel 1907 la larga notorietà, conquistata con la scoperta del microbo del cimurro, Gli ottenne il primo riconoscimento ufficiale con la nomina a Socio effettivo della R. Accademia veterinaria italiana di Torino. Appena, però, ottenuta la modesta e dignitosa sistemazione economica con la vincita della condotta veterinaria, sembra che lo spirito di Giuseppe Ceramicola si distacchi dagli interessi professionali zooiatrici. Egli è insofferente delle sistemazioni pratiche, di tutto ciò che è comodo e concluso. I Suoi amori veri e profondi, cui dedicherà il resto della vita, sono l'azione sociale, educativa e politica per l'elevazione della classe lavoratrice - cui la necessità economica e la mancanza di libertà aggravano l'umana sofferenza - e la ricerca disinteressata nel campo fascinoso e nuovo dei fenomeni meteorologici, sismici e magnetici. Questi studi Egli coltiva appassionatamente e sistematicamente, pur senza abbandonare mai del tutto la chimica, le scienze naturali, la medicina e la fisico-matematica. Nel campo sociale, Giuseppe Ceramicola ha un'intuizione quanto mai moderna (si pensi al tempo in cui Egli agisce!) dei metodi per l'informazione e la propaganda presso la classe operaia. Se questa classe deve trovare il suo riscatto nella democrazia, attraverso il continuo allargarsi del suffragio universale, ha soprattutto bisogno di una coscienza di sé e dei problemi che è chiamata a risolvere. Di qui, l'istituzione (in un tempo di stampa ristretta e quasi tutta avversa agli ideali socialisti), promossa da Giuseppe Ceramicola, di un "giornale parlato", che aveva lo scopo di informare dei propri problemi la classe lavoratrice e degli avvenimenti che la circondavano. Accanto a questa opera' di formazione delle coscienze, un fiorire di iniziative sociali di carattere pratico, che univano la teoria all'azione: istituzioni di cooperative, di scuole serali, di corsi di perfezionamento operaio. Nel campo assistenziale vero e proprio - ma, com'è naturale, principalmente rivolta a sollievo del meno abbienti assai notevole è - la fondazione della società di pubblica assistenza "Croce Verde", di cui il Prof. Ceramicola fu nel 1912 promotore e vice presidente. Essa rappresentò la prima istituzione di pronto soccorso in Pergola e realizzò un'aspirazione da lungo-tempo nutrita dalla cittadinanza. Così, nel piccolo, Comune di Pergola, intorno al Prof. Ceramicola la vita sociale sorgeva e si rinnovava per effetto del Suo apostolato laico. Tanto fervore di attività pratica, unitamente all'esecuzione puntuale dei doveri professionali, non riuscivano, però, ad allontanarlo dai Suoi studi prediletti; per essi Giuseppe Ceramicola trovava sempre il tempo necessario, sottraendolo anche al riposo. Questi studi, con il loro raccoglimento, erano per Lui il momento del conforto e della distensione interiore. Con mezzi, per così dire, di fortuna - poichè Egli era tutt'altro che ricco - aveva ideato e costruito i suoi primi apparecchi elettrosismici “Ceramicola”, che già nel 1908 Gli valsero la nomina, con medaglia di prima classe, a Socio benemerito dell’Accademia fisico-chimica di Palermo. Ma la Sua più profonda ed intima aspirazione era quella di concretizzare i Suoi studi e i Suoi sforzi nella fondazione ed organizzazione di- un Vero e proprio. Osservatorio meteorico-sismico, che costituisse un centro stabile e serio di ricerca. E questo riuscì a realizzare in Pergola, a prezzo di continuo e penoso lavoro, sia per l'insufficienza del tempo di cui disponeva, sia soprattutto per le difficoltà di carattere economico, che, solo col Suo brillante ingegno inventivo e con la personale abilità di costruttore potè superare. Egli ebbe quasi subito la grande gioia di vedere riconosciuto, nel 1910, il Suo istituto dall'Ufficio centrale di meteorologia e geofisica di Roma e di ricevere, nel 1911, l'elezione, a membro della Società sismologica italiana di Roma; nonchè della Società meteorologica italiana di Torino. Per molti anni, Giuseppe Ceramicola, indefessamente, affettuosamente, devotamente, collaborò, col contributo originale delle Sue ricerche, e fu in corrispondenza coi maggiori studiosi italiani di meteorologia e geofisica, quali i Proff. Agamennone, Eredia, Gemelli, Palazzo, Guzzanti, Stiattesi, Alippi, Alfani e molti altri, che Lo ebbero caro e Lo onorarono della loro amicizia. La stima per l’Osservatorio di Pergola del modesto e buono Prof. Ceramicola andava, intanto, vieppiù allargandosi, sì che, non solo la già ricordata Accademia fisico-chimica di Palermo Lo elevava ad "Ufficiale", nel 1923, conferendoGli la Croce al merito, ma riceveva nello stesso anno anche la nomina, a Socio della Società italiana per il progresso delle scienze di Roma, nonchè della Società scientifica "Urania" di Torino. Tuttavia, l’anno 1923, così pieno di soddisfazioni morali, segna anche l'inizio della crisi nell'esistenza, di Giuseppe Ceramicola; i dolori non si equilibrano più con le gioie, e una pena sempre maggiore Gli grava il cuore, non solo per se, ma soprattutto per il sacrificio che con Lui vogliono e debbono condividere la moglie e i figli. Infatti, nel 1923, per le idee politiche e sociali sempre lealmente e liberamente professate a favore dei diseredati delle classi lavoratrici, il nuovo regime, anche su istigazione della vecchia e nemica corrente politica confessionale, provocava la Sua dispensa dal servizio veterinario del Comune di Pergola. Giuseppe Ceramicola venne, così, improvvisamente a trovarsi privo di ogni sicura e stabile - se pur modesta - fonte di sussistenza, è quasi del tutto privo di ogni risorsa economica. Ma non piegò, né dubitò; e forse, allora, ravvivata dalla angoscia, ebbe più lucida e piena coscienza della Sua missione di apostolato laico e della impossibilità di venir meno ai Suoi principi e ai Suoi ideali. Con l'animo dell'esule, abbandonò Pergola, dove Gli avevano distrutto tutto quanto fino allora aveva dato un senso alla Sua vita, e riparò in Ancona con la famiglia, portando seco i Suoi strumenti sismici. In condizioni economiche del tutto incerte e precarie - per cui, spesso, l'insegnamento privato rappresentò l'unica risorsa - trovò ancora la forza e il modo; con sacrificio e rinuncia anche alle cose indispensabili, di ripristinare il Suo Osservatorio sul monte Pulito. Lo attrezzò con strumenti nuovi, ancora più perfetti di quelli dell'Osservatorio di Pergola, e lo organizzò con sistemi più aggiornati, realizzando così un Istituto scientifico che ha veramente contribuito allo sviluppo degli studi di meteorologia e di sismologia in Italia e all'Estero. E certo, in questo tempo calamitoso, di non lieve conforto fu a Giuseppe Ceramicola, esule in patria, il riconoscimento che l’opera sua di studioso otteneva anche fuori d'Italia, con la nomina ricevuta nel 1924, a Socio della "Societé astronomique de France "Camille Flammarion" di Parigi. Essa veniva a premiare l'invenzione e la costruzione di nuovi, numerosi e sensibilissimi strumenti sismico-magnetici, per il preavviso e la registrazione di terremoti vicini lontani. Il capolavoro, se così può dirsi, del Prof. Ceramicola era costituito da un sensibilissimo apparecchio che registrava le variazioni del campo magnetico, le quali precedono il verificatisi dei fenomeni atmosferici o tellurici, permettendo di prevederli tempestivamente e, per quanto possibile, di premunirsi contro di essi. Mentre il nuovo mondo ufficiale italiano Lo escludeva dal suo grembo, i conforti - più sentiti e più cari - dell'estimazione e dell'amicizia da parte degli onesti e dei buoni non mancarono al Prof. Ceramicola. All'interessamento degli amici e al Suo personale valore. Egli dovette l'incarico, che assolse tanto onorevolmente per dieci anni, di reggere il servizio meteorologico e sismico del Comune di Ancona. Giorno e notte, Egli seguiva indefessamente il comportamento degli apparecchi nell'Osservatorio e curava con la massima precisione la registrazione dei dati, i quali venivano sistematicamente pubblicati sui bollettini quotidiani, mensili e annuali dei giornali e delle riviste italiani e stranieri. Durante la dimora nell'ospitale Ancona, Giuseppe Ceramicola concepì il fermo disegno di dedicare i Suoi studi ad estendere particolarmente le conoscenze dei fenomeni sismici e meteorologici delle Marche. Perciò, quasi a pagare il debito di riconoscenza verso la Sua nuova Città, Egli divisava di coronare i Suoi sforzi con la trasformazione dell'Osservatorio di monte Pulito in un più vasto e completo Istituto per il sistematico e generale studio dei fenomeni sismici e meteorologici del medio Adriatico e dell'intera Regione marchigiana. Di questo tempo, appunto, sono gli studi miranti a prevedere e seguire nel loro sviluppo i fenomeni atmosferici. Essi, oltre che a beneficio dell'agricoltura, erano soprattutto rivolti a rendere sicuri e ad incoraggiare l'industria della pesca ed il commercio marittimo, che rappresentano la maggiore risorsa economica di Ancona. Gli anni sono passati; è venuta ed è passata la nuova grande guerra, distruggendo l'Osservatorio ed aprendo un'ultima, piaga nel cuore di Giuseppe Ceramicola. L'opera Sua, però, non è perduta, poichè è stata tutta veramente nobile secondo lo Spirito. Certo, non può non fare impressione come quest'Uomo, così dotato moralmente ed intellettualmente, non abbia mai cercato di lasciare la piccola vita della Sua Regione per i grandi centri, nei quali l'importanza degli studi e il fervore dell'attività sociale Gli potevano ritornare obiettivamente convertiti in onori e prestigio personali. Di tali vantaggi il Prof. Ceramicola non si curò mal soprattutto perchè sentiva che la Sua missione era di svegliare la vita sopita nella Sua Regione e di rinnovarla nel progresso. democratico e nella scienza. In questo "Positivista", all'imperativo della missione, si univa, forse più forte, il vincolo del cuore verso la propria Terra, tanto pieno di vergiliana pietà. Così, dopo aver "animato" la piccola Pergola, trasse, quasi dal nulla, per la Sua Ancona, l'Osservatorio di monte Pulito: un bello e serio Istituto, di cui più nessuno l'avrebbe privata, un "faro" per la via dei tempi nuovi. Nel risorgere dell'Italia, è risorto anche l'Osservatorio di Ancona, che la Città, con atto memore e riconoscente, intitola al nome del Suo antico fondatore, ricollegando la realtà attuale alla speranza lontana di Giuseppe Ceramicola. Questi non è più; se n'è andato per sempre, silenzioso e povero, nel 1951. Rimane, però, la testimonianza scientifica dell'opera Sua; ma, soprattutto, rimane il ricordo e il seme, costituito da tutta la Sua vita, per le nuove generazioni dei Marchigiani e degli Italiani, e - speriamo - domani, dei Cittadini d'Europa. Le circostanze del tempo nel quale si trovò a vivere, e le estreme difficoltà economiche, fermarono il volo al Suo versatile e multiforme ingegno, impedendo che Egli portasse a termine ed alle estreme conseguenze scientifiche le Sue intuizioni. Gli mancò, infatti, la possibilità dì rinnovare completamente il campo degli studi sismici e meteorologici, per la deficienza dei mezzi materiali richiesti dalla complessità degli esperimenti e necessari alla elaborazione dottrinale, attraverso i quali, soltanto, l'intuizione si converte in documentata verità scientifica. Ora, però, il progredire della Sua scienza in paesi stranieri, più innanzi dell'Italia in tale ordine di ricerche e di studi, hanno dimostrato che le intuizioni e le teorie del Prof. Ceramicola specie sui cicloni e sulle tempeste - sono giuste e sono state geniali. Tutto ciò che fece, fece da sé, con purezza di cuore e disinteresse ideale, e rinuncia alle immediate, realtà pratiche, per un atto di amore verso la scienza e verso gli uomini. Fu un UOMO e un CITTADINO per il tempo nuovo che si annunziava. Nel mondo libero degli uomini credette sempre, anche nei momenti più tristi, anche quando le necessità e le sofferenze della famiglia, che Lo venerava, avrebbero consigliato a cedere ed a piegare. Fu UOMO libero, perchè credette nell'inviolabilità della coscienza e la difese, a costo del Suo personale successo e dell'agiatezza dei figli, contro il Suo stesso dolore. Questa celebrazione è essenzialmente la celebrazione dell'Uomo, perchè Giuseppe Ceramicola fu buono e forte; del Cittadino perchè Egli prodigò sé per i Suoi fratelli più umili, che costituiscono il più saldo sostegno della Patria; dello Scienziato, non solo per le geniali intuizioni, ma perchè la Sua mente fu alta, disinteressata, pura. Egli fu del nuovo tempo il novello Abramo, perchè nel deserto delle avversità e delle amarezze non abbandonò mai la fede nel progresso e nel bene. Perciò, questa celebrazione di Giuseppe Ceramicola, più che un amoroso ricordo, è la testimonianza della Sua presenza e un auspicio per l'avvenire."

Attestati e Nomine


1895 - Attestato di frequenza al Corso di Fisico-Matematica Roma. 1899 - Attestato di assistenza in Chimica - Ancona. 1900 - Attestato di assistenza al Servizio Veterinario Pergola. 1903 - Attestato, di frequenza ai Corsi Universitari Bologna. 1903 - Attestato di laurea in Zooiatria - Bologna. 1903 - Attestato di supplenza al Servizio Veterinario - Pergola. 1903 - Attestato di frequenza ai Corsi di Patologia R. Università - Bologna. 1903 - Nomina a Veterinario Consorziale di Fiastra, Acquacanina, Bolognola (Macerata).* 1903 - Elogio della Giunta Comunale di Pergola per la pubblicazione: "Istruzione popolare sulla rabbia dei cani". 1903 - Elogio della Società Popolare di Mutuo Soccorso di Pergola sulla pubblicazione: "La rabbia dei cani". 1904 - Attestato di supplenza al Servizio Veterinario, nel Comune di Serra S. Abbondio (Pesaro). 1904 - Nomina a Veterinario Comunale di Frontone (Pesaro). 1904 - Nomina a Veterinario Consorziale di Monterotondo-Mentana (Roma).* 1904 - Nomina a Veterinario Comunale di Gubbio (Perugia).* 1904 - Nomina a Veterinario Comunale di Soriano nel Cimino (Roma).* 1905 - Voto di plauso del Consiglio Provinciale Sanitario di Pesaro per la vaccinazione facoltativa del bestiame. 1905 - Attestato di frequenza al Laboratorio Chimico-Agrario di Bologna. 1906 - Attestato di servizio Veterinario nel Comune di Frontone (Pesaro). 1906 - Attestato di servizio Veterinario nel R. Esercito. 1906 - Nomina a Veterinario Comunale interino di Pergola. 1906 - Nomina a Veterinario Consorziale di Cesenelli-Calto (Rovigo).* 1907 - Nomina a Veterinario Comunale di Pergola. 1907 - Nomina a Veterinario Comunale di Amelia (Perugia).* 1907 - Nomina a Socio Effettivo della Reale Accademia Veterinaria Ita-liana di Torino. 1908 - Nomina (a vita) a Veterinario Comunale di Pergola. 1908 - Nomina a Socio Benemerito, con medaglia di la classe, dell'Ac-cademia Fisico-Chimica Italiana di Palermo. 1909 - Elogio della Giunta Comunale di Pergola per la pubblicazione: "Il servizio veterinario nel Comune di Pergola". 1909 - Elogio del R. Prefetto di Pesaro per la pubblicazione: "Relazione del Dr. Ceramicola sul servizio veterinario nel Comune di Pergola". 1939 - Elogio del Prof. Rossi-Dora - Assessore dell'Ufficio VIII del Comune di Roma - per la pubblicazione: "Il servizio veterinario nel Comune di Pergola". 1909 - Encomio del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio per la pubblicazione: "Il servizio Veterinario nel Comune di Pergola". 1910 - Nomina a Veterinario Consorziale di Triora-Montalto-Badalucco (Porto Maurizio).* 1910 - Nomina alla 1ª condotta Veterinaria per la Vigilanza Zooiatrica di Pergola. 1910 - Riconoscimento ufficiale del R. Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica di Roma a Direttore-proprietario dell'Osservatorio Meteorico-Sismico di Pergola. 1910 - Nomina a Membro della Commissione Zootecnica Provinciale di Pesaro-Urbino nel triennio 1910-11-12. 1911 - Nomina a Veterinario Sociale della Mutua Assicurazione Bestiame di Pergola. 1911 - Riconoscimento del Ministero dell'Interno per la profilassi contro le malattie del bestiame. 1911 - Nomina a Membro della Società Meteorologica Italiana – Torino. 1911 - Nomina a Membro della Società Sismologica Italiana - Roma. 1911 - Nomina a Presidente della Società Popolare di Mutuo Soccorso di Pergola (1911-1923). 1912 - Nomina a Membro del Consiglio Amministrativo dell'Ordine dei Veterinari presso la R. Prefettura di Pesaro-Urbino. 1912 - Nomina a Vice-Presidente della Società di Pubblica Assistenza "Croce Verde" di Pergola (1912-1915). 1913 - Nomina a supplente per l'insegnamento delle Scienze Naturali, Matematica, Storia e Geografia nella Scuola Tecnica di Pergola (1913-1922). 1914 - Nomina a Membro della Giuria Mostra Zootecnica di Mondavio (Pesaro). 1914 - Nomina a Membro della Giuria Mostra Zootecnica di Pergola (Pesaro). 1915 - Nomina a Veterinario della Commissione Provinciale Incetta Bovini del R. E. Corpo, d'Armata di Ancona (1915-1919). 1915 - Attestato di ammissione alla nomina di Ufficiale Veterinario Volontario per la guerra (1915-1919). 1916 - Encomio speciale del Ministero della Guerra e del Corpo d'Armata di Ancona per il servizio di requisizione del bestiame. 1917 - Encomio speciale del Ministero della Guerra e del Corpo d'Armata di Ancona per il servizio di requisizione del bestiame. 1919 - Promozione ad Ufficiale, con croce al merito, dell'Accademia Fi-sico-Chimica Italiana di Palermo. 1919 - Nomina a Segretario dell'Unione Generale degli Insegnanti Ita-liani per la Guerra Nazionale (1917-1919). 1920 - Collaboratore della Rivista: "La Meteorologia Pratica" - Caserta. 1921 - Nomina a Presidente della Società Anonima Cooperativa di Con-sumo fra i Soci della Società Popolare di Mutuo Soccorso di Pergola - Promotore - (1921-1922). 1921 - Nomina a rappresentante della Provincia di Pesaro nel Consiglio di Amministrazione della R. Scuola d'Arte applicata all'Indu-stria (1921-1923). 1923 - Attestato di assistenza alla Cattedra di Chimica e al Gabinetto di Storia Naturale nel R. Istituto Tecnico di Ancona. 1924 - Attestato del servizio Veterinario nel Comune di Pergola (nominato a vita nel 1908, e dispensato per motivi politici). 1924 - Attestato per l'insegnamento della Matematica nella "Scuola Media Ripetizioni" di Ancona. 1924 - Attestato per l'insegnamento della Matematica nella Scuola del "Circolo Filologico Anconitano". 1924 - Nomina a Segretario del "Circolo Filologico Anconitano". 1924 - Nomina a Socio della Societé Astronomique de Françe "M. Camille Flammarion" - Parigi. 1925 - Nomina a Veterinario Comunale interino di Falconara Marittima (Ancona). 1925 - Riconoscimento ufficiale del R. Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica di Roma a Direttore-proprietario dell'Osservatorio Meteorico-Sismico di Ancona. 1931 - Nomina a Veterinario per il servizio di Vigilanza Sanitaria Ancona. 1935 - Nomina a Direttore incaricato del Servizio Meteorologico e Sismico per il Comune di Ancona (1935-1943). 1940 - Nomina a Membro della Commissione Provinciale della Censura di Guerra, di Ancona (1910-1941). 1942 - Nomina a Zootecnico, presso il R. Ispettorato Compartimentale dell'Agricoltura di Ancona (1942-1943). 1943 - Nomina di addetto al servizio ispettivo alla Sezione Provinciale dell'Alimentazione di Ancona (1943-1944). 1945 - Nomina a Veterinaria Comunale interino di Porto Recanati, (Macerata) (l945-1946). 1945 - Riconoscimento ufficiale del R. Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica di Roma a Direttore-proprietario dell'Osservatorio. Meteorico "Ceramicola" di Porto Recanati (Macerata) (1945--1949). _____________ * rinunciata.


S. Ceramicola e D. Slejko
Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, Trieste
UN PRECURSORE DELLA SISMOLOGIA MODERNA: GIUSEPPE CERAMICOLA, PERGOLA (PS) 1879 - ANCONA 1950
La prima metà del XX secolo è stato un periodo di grande rinascita scientifica e intellettuale in Italia e di grande progresso delle scienze naturali. Il Positivismo (1830- 1920) fu un indirizzo filosofico che tendeva ad eliminare ogni residua ricerca metafisica, per limitare il campo d’indagine all’esperienza concreta, naturale. In questa visione, la filosofia rimane subordinata alla scienza, nella quale nutriva un’illimitata fiducia per un miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità. Questa filosofia animò e stimolò in quegli anni tanti naturalisti in Europa a scoperte importanti (es. positivismo evoluzionista di C. Darwin 1809-1882, L. Pasteur 1822-1895). Durante questo periodo di grandi stimoli intellettuali, a cavallo delle due guerre mondiali, il prof. Giuseppe Ceramicola (Fig. 1) si è occupato di fenomeni sismici, magnetici astronomici e meteorologici, nonché di zooiatria (odierna veterinaria), la disciplina nella quale si è laureato nel 1903 all’Università di Bologna e che è poi diventata la sua professione.
Fig. 1 - Il Prof. Ceramicola con il suo avvisatore elettro-sismico.
Il suo illimitato interesse nelle diverse discipline delle scienze naturali lo ha portato ad occuparsi di diversi fenomeni naturali e allo studio dell’individuazione della loro causa. L’impronta che ha caratterizzato di più gli studi del Prof. Ceramicola fu l’applicazione della visione classica delle scienze medico-veterinarie, acquisita durante gli studi universitari, a quella dei fenomeni tellurici e a considerarli come vere e proprie ‘malattie’. Sviluppare metodi e strumenti per imparare a riconoscerne i segni premonitori era la chiave per riuscire a prevenire l’effetto catastrofico di unaGNGTS – Atti del 23° Convegno Nazionale / 05.09
malattia cosi’ come di un terremoto. Una vita dedicata allo studio delle possibilità di interpretare i segnali premonitori dei fenomeni naturali (terremoti, cicloni, nubifragi) che spesso s’intersecano fra loro nei diversi campi delle scienze naturali (vita animale, sismologia, meteorologia, astronomia). A questo scopo aveva ideato e costruito diversi apparecchi elettro-sismici e magneto-sismici (Bisismografo 1906; Radiosismografo 1920; Sismoscopio differenziale 1925; Avvisatore Elettrosismico 1933, Elettromagnetografo 1933). L’obiettivo era quello di ricavarne delle conoscenze che potessero aiutare la vita dell’uomo e l’emancipazione scientifica, in una visione globale dei fenomeni dell’universo assolutamente innovativa per l’epoca e ancora oggi del tutto attuale.
La sua opera come pioniere della sismologia moderna non si limitò solo alla creazione di strumentazioni per la registrazione dei campi elettrici magnetici e sismici e delle loro interazioni (Fig. 2). Infatti la sua profonda e intima aspirazione era la realizzazione di un vero e proprio ‘centro studi’ che si concretizzò con la fondazione dell’Osservatorio Meteorico – sismico di Pergola (1910-1923) e continuò con la fondazione dell’Osservatorio del monte Pulito (Ancona 1935-1943), nonché Osservatorio Meteorologico e Geofisico Regionale di Ancona. Giuseppe Ceramicola ha pubblicato su riviste scientifiche, ma soprattutto si è dedicato a divulgare le sue teorie e osservazioni sui fenomeni naturali su quotidiani dell’epoca quali il Corriere della Sera, Avanti! e il Corriere Adriatico; ha ricevuto innumerevoli attestati, elogi e riconoscimenti ufficiali per il lavoro svolto nel campo delle scienze naturali in particolare nella sismologia.
Fig. 2 - Grafico del terremoto del 30 ottobre 1930 registrato dal macrosismografo verticale Ceramicola.
GNGTS – Atti del 23° Convegno Nazionale / 05.09
È in atto da qualche anno un progetto di recupero e raccolta delle sue opere (pubblicazioni, strumenti sismici, scambi cartacei) per mantenere la memoria storica della sua attività pionieristica nel campo delle scienze naturali e sismologiche. Questo progetto e cominciato con la realizzazione di un sito e vorrebbe concludersi con la creazione di una mostra virtuale sotto forma di CDRom da rendere disponibile a musei e esposizioni scientifiche, nonché con la raccolta ed esposizione degli strumenti sismici da lui costruiti in un area museale pubblica.

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