GNGTS – Atti del 23° Convegno Nazionale / 05.09
S. Ceramicola e D. Slejko
Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, Trieste
UN PRECURSORE DELLA SISMOLOGIA MODERNA:
GIUSEPPE CERAMICOLA, PERGOLA (PS) 1879 - ANCONA 1950
La prima metà del XX secolo è stato un periodo di grande rinascita scientifica e
intellettuale in Italia e di grande progresso delle scienze naturali. Il Positivismo (1830-
1920) fu un indirizzo filosofico che tendeva ad eliminare ogni residua ricerca
metafisica, per limitare il campo d’indagine all’esperienza concreta, naturale. In
questa visione, la filosofia rimane subordinata alla scienza, nella quale nutriva
un’illimitata fiducia per un miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità. Questa
filosofia animò e stimolò in quegli anni tanti naturalisti in Europa a scoperte importanti
(es. positivismo evoluzionista di C. Darwin 1809-1882, L. Pasteur 1822-1895).
Durante questo periodo di grandi stimoli intellettuali, a cavallo delle due guerre
mondiali, il prof. Giuseppe Ceramicola (Fig. 1) si è occupato di fenomeni sismici,
magnetici astronomici e meteorologici, nonché di zooiatria (odierna veterinaria), la
disciplina nella quale si è laureato nel 1903 all’Università di Bologna e che è poi
diventata la sua professione.
Il suo illimitato interesse nelle diverse discipline delle scienze naturali lo ha
portato ad occuparsi di diversi fenomeni naturali e allo studio dell’individuazione della
loro causa. L’impronta che ha caratterizzato di più gli studi del Prof. Ceramicola fu
l’applicazione della visione classica delle scienze medico-veterinarie, acquisita
durante gli studi universitari, a quella dei fenomeni tellurici e a considerarli come vere
e proprie ‘malattie’. Sviluppare metodi e strumenti per imparare a riconoscerne i
segni premonitori era la chiave per riuscire a prevenire l’effetto catastrofico di una
malattia cosi’ come di un terremoto. Una vita dedicata allo studio delle possibilità di
interpretare i segnali premonitori dei fenomeni naturali (terremoti, cicloni, nubifragi)
che spesso s’intersecano fra loro nei diversi campi delle scienze naturali (vita
animale, sismologia, meteorologia, astronomia). A questo scopo aveva ideato e
costruito diversi apparecchi elettro-sismici e magneto-sismici (Bisismografo 1906;
Radiosismografo 1920; Sismoscopio differenziale 1925; Avvisatore Elettrosismico
1933, Elettromagnetografo 1933). L’obiettivo era quello di ricavarne delle
conoscenze che potessero aiutare la vita dell’uomo e l’emancipazione scientifica, in
una visione globale dei fenomeni dell’universo assolutamente innovativa per l’epoca
e ancora oggi del tutto attuale.
La sua opera come pioniere della sismologia moderna non si limitò solo alla
creazione di strumentazioni per la registrazione dei campi elettrici magnetici e sismici
e delle loro interazioni (Fig. 2). Infatti la sua profonda e intima aspirazione era la
realizzazione di un vero e proprio ‘centro studi’ che si concretizzò con la fondazione
dell’Osservatorio Meteorico – sismico di Pergola (1910-1923) e continuò con la
fondazione dell’Osservatorio del monte Pulito (Ancona 1935-1943), nonché
Osservatorio Meteorologico e Geofisico Regionale di Ancona. Giuseppe Ceramicola
ha pubblicato su riviste scientifiche, ma soprattutto si è dedicato a divulgare le sue
teorie e osservazioni sui fenomeni naturali su quotidiani dell’epoca quali il Corriere
della Sera, Avanti! e il Corriere Adriatico; ha ricevuto innumerevoli attestati, elogi e
riconoscimenti ufficiali per il lavoro svolto nel campo delle scienze naturali in
particolare nella sismologia.
È in atto da qualche anno un progetto di recupero e raccolta delle sue opere
(pubblicazioni, strumenti sismici, scambi cartacei) per mantenere la memoria storica
della sua attività pionieristica nel campo delle scienze naturali e sismologiche.
Questo progetto e cominciato con la realizzazione di un sito web
http://giuseppeceramicola.wix.com/-giuseppe-ceramicola e vorrebbe concludersi con la creazione di
una mostra virtuale sotto forma di CDRom da rendere disponibile a musei e
esposizioni scientifiche, nonché con la raccolta ed esposizione degli strumenti sismici
da lui costruiti in un area museale pubblica.
http://www2.ogs.trieste.it/gngts/gngts/convegniprecedenti/2004/content/PDF/05_09.PDF